Intorno al 1994 l'istituto ha avvertito i primi sintomi della "rivoluzione internettiana" e intuito alcuni dei suoi possibili effetti. Si è imposto di capire "le nuove regole" del gioco, maturando la consapevolezza che Internet rappresentava uno straordinario modello di integrazione e di distribuzione, una sfida che sollecitava e pretendeva rilevanti adeguamenti strutturali ed organizzativi, l'acquisizione di nuove culture e competenze, fresche fantasie, senza che, tutto ciò, comportasse una rottura con il passato.
Tale consapevolezza trova la sua espressione più significativa nel sito popso.it, aperto nel novembre 1995, che all'origine ha reso disponibili migliaia di pagine corredate da una moltitudine di immagini, servizi di conferenze in video e audio, interi volumi scaricabili in PDF, WebCam.