Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

  1. Sintesi
  2. Descrizione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità
  3. Descrizione delle politiche relative all'individuazione e alla prioritizzazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità
  4. Politiche di impegno
  5. Riferimenti alle norme internazionali
  6. Raffronto storico

Partecipante ai mercati finanziari: Banca Popolare di Sondrio (codice LEI J48C8PCSJVUBR8KCW529)

 

Sintesi

Banca Popolare di Sondrio, di seguito «Banca», codice LEI J48C8PCSJVUBR8KCW529, prende in considerazione i principali effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità. Il presente documento include la dichiarazione sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, di seguito «Dichiarazione», secondo quanto richiesto dall'art. 4 del Reg. (UE) 2019/2088 e dalle relative norme tecniche di regolamentazione.

La presente Dichiarazione riguarda il periodo di riferimento dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

Alla luce delle crescenti pressioni del mercato sui temi ESG, sono sempre più forti la consapevolezza e l'impegno della Banca nell'aggiornare le proprie strategie e implementare i propri processi, al fine di integrare maggiormente la sostenibilità nel business, con particolare riferimento agli aspetti climatici.
Nel 2022 è stato presentato il Piano Industriale «Next-Step 2022-2025» (di seguito, «Piano Industriale»), che definisce la strategia e i target in un'ottica di generazione di valore significativa e sostenibile: l'aggiornamento del Piano Industriale ha offerto, tra le altre cose, una preziosa occasione di rafforzamento della strategia della Banca in merito alle tematiche ESG, identificate come "fattore abilitante" del Piano Industriale e, per loro natura, riguardanti plurimi ambiti della sua applicazione. All'interno del Piano Industriale l'integrazione dei fattori ESG nel business e nell'operatività è rappresentata da obiettivi trasversali e specifici, tra cui si ritrovano il rafforzamento della governance, l'integrazione della sostenibilità nei principali processi, la rivisitazione del catalogo di prodotti e servizi, la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali su temi di sostenibilità e l'aggiornamento continuo della rendicontazione su temi ESG.
In linea con questi obiettivi, la Banca ha integrato nei processi decisionali relativi agli investimenti la considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alla propria strategia e alle mutate esigenze del mercato. In particolare, la Banca, ritenendo prioritario il proprio impegno al fine di limitare l'impatto delle proprie scelte d'investimento sui fattori di sostenibilità, ha avviato specifiche progettualità finalizzate a sviluppare i processi e i presidi necessari per la loro considerazione. Per tale scopo, la Banca ha individuato i principali effetti negativi per la sostenibilità e i relativi indicatori, oltre alle possibili azioni da adottare in merito, tenendo conto della propria operatività, nonché della tipologia dei prodotti offerti.
Più in dettaglio, al fine di valutare l'impatto della propria attività sui fattori di sostenibilità, la Banca ha attivato un processo di analisi puntuale dell'esposizione ai principali effetti negativi delle società beneficiarie degli investimenti, attraverso l'identificazione, la misurazione, il monitoraggio di indicatori climatici e ambientali, nonché relativi a tematiche sociali e alla tutela dei diritti umani, illustrati nel prosieguo della Dichiarazione, effettuate mediante il ricorso ai dati forniti da un primario provider esterno, specializzato, inter alia, nella raccolta e nella valutazione dei fattori ESG degli emittenti. La Banca si avvale dei menzionati dati anche nel processo di analisi e selezione degli emittenti governativi e corporate appartenenti all'universo investibile, al fine di privilegiare quelli facenti parte di benchmark dichiaratamente ESG o allineati alle normative internazionali sul clima, come, a titolo esemplificativo, l'Accordo di Parigi, affiancando, conseguentemente, alle tradizionali analisi di rischio finanziario e strategie di diversificazione, l'adozione di criteri di investimento che considerano i fattori ambientali, sociali e di buona governance.

La Dichiarazione intende quindi descrivere i principi, le modalità e le azioni da implementare per la considerazione di tali effetti, la cui entità sarà oggetto di progressiva misurazione e monitoraggio da parte della Banca, in conformità con la normativa tempo per tempo vigente.

 

Summary
Banca Popolare di Sondrio, (the "Bank"), LEI code J48C8PCSJVUBR8KCW529, takes into account the principal adverse impacts ("PAIs") of its investment decisions on sustainability factors. This document (the «Disclosure») includes the statement on PAIs on sustainability factors, as required by article 4 of Regulation (EU) 2019/2088.

This Disclosure concerns the reference period from 1st January 2022 to 31st December 2022.

Considering the growing market pressures on ESG issues, the Bank is increasingly committed to update its strategies andits processes with the aim of better integrating sustainability into its business, with particular attention to the climatic issues.
In 2022 the Bank presented «Next-Step 2022-2025» Industrial Plan (the «Industrial Plan») which defines the strategy and targets aimed at generating significant and sustainable value: the update of the Industrial Plan offered, among other things, a precious opportunity to strengthen the Bank's strategy with regard to ESG issues, identified as an "enabling factor" of the Industrial Plan and, by their nature, concerning multiple areas of its application. Within the Business Plan, the integration of ESG factors in business and operations concerns cross-cutting and specific objectives, including the strengthening of the ESG governance, the integration of sustainability in the main business processes, product and services catalogue, the participation in national and international initiatives on sustainability and the continuous updating of ESG reporting.
In line with these objectives, the Bank has integrated the consideration of the PAIs on sustainability factors into the investment decision-making processes, evolving products and services to its ESG strategy and to the market needs. In particular, the Bank, considering as a priority its commitment to limit the impact of its investment choices on sustainability factors, has launched specific projects aimed at developing processes and controls. For this purpose, the Bank has identified the PAIs on sustainability and the related KPIs, as well as the possible actions to be adopted in order to mitigate them, in accordance with its own operations and products offered.
More specifically, with the purpose of assess the impact of its business on sustainability factors, the Bank has activated an accurate analysis of the investees' exposure to the PAIs, through the identification, measurement, monitoring of climatic and environmental KPIs, as well as those relating to social issues and the protection of human rights, described below in the Disclosure, carried out through the use of data provided by a primary external provider, specialized, inter alia, in the collection and evaluation of issuers' ESG performance. The Bank also uses this data in the process of analysis and selection of government and corporate issuers of the investment universe, in order to favour those included in ESG benchmarks or aligned with international climate regulations, such as, by way of example, the Paris Agreement and, consequently, combining the traditional financial risk and diversification strategies with the adoption of ESG investment criteria.
The Declaration therefore intends to describe the principles, methodologies and actions to be implemented for the consideration of the PAIs, whose evaluation will be subject to progressive measurement and monitoring by the Bank, in accordance with applicable legislation.

 

Descrizione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità

Indicatori applicabili agli investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti

 

CLIMA E ALTRI INDICATORI CONNESSI ALL'AMBIENTE

 
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Emissioni di gas a effetto serra
1. Emissioni di GHG
Emissioni di GHG di ambito 1
35.515 (tCO2e)
-
Somma delle emissioni di GHG delle società in portafoglio -
Ambito 1 (tCO2e) ponderate per il valore dell'investimento nelle singole società
e per il valore più recente disponibile delle società inclusa la liquidità.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi key performance indicators (KPIs) di monitoraggio delle emissioni meglio performanti, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance, iniziativa volta ad accelerare la transizione sostenibile del settore bancario verso l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050. In particolare, la Banca analizza le informazioni fornite dal provider esterno relative alle emissioni di Ambito 1 e 2, le quali si basano su dati puntuali di controparte, quando pubblicamente disponibili, oppure su stime quando non divulgati. Per il calcolo delle emissioni di Ambito 3, il provider provvede a calcolarle attraverso processi di stima uniformi, secondo una metodologia proprietaria. Qualora un dato tra Ambito 1, 2 o 3 non sia presente o non sia stimato, non si procede a calcolare il valore delle emissioni totali di GHG. Le azioni di mitigazione e di riduzione delle emissioni di GHG sono parte della strategia di investimento dei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, la cui efficacia dipende non solo dalle scelte effettuate dalla Banca, ma anche da variabili indipendenti, quali le decisioni dei Governi, delle società e degli investitori.
Emissioni di gas a effetto serra
1. Emissioni di GHG
Emissioni di GHG di ambito 2
6.372 (tCO2e)
-
Somma delle emissioni di GHG delle società in portafoglio -
Ambito 2 (tCO2e) ponderate per il valore dell'investimento nelle singole società
e per il valore più recente disponibile delle società inclusa la liquidità.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi key performance indicators (KPIs) di monitoraggio delle emissioni meglio performanti, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance, iniziativa volta ad accelerare la transizione sostenibile del settore bancario verso l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050. In particolare, la Banca analizza le informazioni fornite dal provider esterno relative alle emissioni di Ambito 1 e 2, le quali si basano su dati puntuali di controparte, quando pubblicamente disponibili, oppure su stime quando non divulgati. Per il calcolo delle emissioni di Ambito 3, il provider provvede a calcolarle attraverso processi di stima uniformi, secondo una metodologia proprietaria. Qualora un dato tra Ambito 1, 2 o 3 non sia presente o non sia stimato, non si procede a calcolare il valore delle emissioni totali di GHG. Le azioni di mitigazione e di riduzione delle emissioni di GHG sono parte della strategia di investimento dei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, la cui efficacia dipende non solo dalle scelte effettuate dalla Banca, ma anche da variabili indipendenti, quali le decisioni dei Governi, delle società e degli investitori.
Emissioni di gas a effetto serra
1. Emissioni di GHG
Emissioni di GHG di ambito 3
210.567 (tCO2e)
-
Somma del totale delle emissioni stimate delle società in portafoglio - Ambito 3 (tCO2e) ponderate per il valore dell'investimento nelle singole società e per il valore più recente disponibile delle società inclusa la liquidità.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi key performance indicators (KPIs) di monitoraggio delle emissioni meglio performanti, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance, iniziativa volta ad accelerare la transizione sostenibile del settore bancario verso l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050. In particolare, la Banca analizza le informazioni fornite dal provider esterno relative alle emissioni di Ambito 1 e 2, le quali si basano su dati puntuali di controparte, quando pubblicamente disponibili, oppure su stime quando non divulgati. Per il calcolo delle emissioni di Ambito 3, il provider provvede a calcolarle attraverso processi di stima uniformi, secondo una metodologia proprietaria. Qualora un dato tra Ambito 1, 2 o 3 non sia presente o non sia stimato, non si procede a calcolare il valore delle emissioni totali di GHG. Le azioni di mitigazione e di riduzione delle emissioni di GHG sono parte della strategia di investimento dei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, la cui efficacia dipende non solo dalle scelte effettuate dalla Banca, ma anche da variabili indipendenti, quali le decisioni dei Governi, delle società e degli investitori.
Emissioni di gas a effetto serra
1. Emissioni di GHG
Emissioni totali di GHG
252.454 (tCO2e)
-
Il totale annuale delle emissioni Ambito 1, Ambito 2 e delle stimate Ambito 3 associate al valore di mercato del portafoglio. Le emissioni di carbonio delle società sono ripartite su tutte le azioni e obbligazioni (sulla base del più recente valore disponibile della società, inclusa la liquidità).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi key performance indicators (KPIs) di monitoraggio delle emissioni meglio performanti, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance, iniziativa volta ad accelerare la transizione sostenibile del settore bancario verso l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050. In particolare, la Banca analizza le informazioni fornite dal provider esterno relative alle emissioni di Ambito 1 e 2, le quali si basano su dati puntuali di controparte, quando pubblicamente disponibili, oppure su stime quando non divulgati. Per il calcolo delle emissioni di Ambito 3, il provider provvede a calcolarle attraverso processi di stima uniformi, secondo una metodologia proprietaria. Qualora un dato tra Ambito 1, 2 o 3 non sia presente o non sia stimato, non si procede a calcolare il valore delle emissioni totali di GHG. Le azioni di mitigazione e di riduzione delle emissioni di GHG sono parte della strategia di investimento dei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, la cui efficacia dipende non solo dalle scelte effettuate dalla Banca, ma anche da variabili indipendenti, quali le decisioni dei Governi, delle società e degli investitori.
Emissioni di gas a effetto serra
2. Impronta di carbonio
Impronta di carbonio
184,87 (tCO2e/mln €)
-
Il totale annuale delle emissioni Ambito 1, Ambito 2 e delle stimate Ambito 3 associate a 1 milione di EUR investito nel portafoglio. Le emissioni di carbonio delle società sono ripartite su tutte le azioni e obbligazioni (sulla base del più recente
valore disponibile della società, inclusa la liquidità).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi KPIs di monitoraggio delle emissioni meglio performanti. Per maggiore dettaglio sulle modalità di calcolo delle emissioni Ambito 1, 2 e 3 vedasi descrizione in corrispondenza del PAI 1.
Emissioni di gas a effetto serra
3. Intensità di GHG delle imprese beneficiarie degli investimenti
Intensità di GHG delle imprese beneficiarie degli investimenti
350,24 (tCO2e/mln €)
-
La media ponderata dell'intensità delle emissioni di carbonio dei componenti del portafoglio (emissioni di carbonio Ambito 1, Ambito 2 e delle stimate Ambito 3/milioni di euro di ricavi).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi KPIs di monitoraggio delle emissioni meglio performanti. Per maggiore dettaglio sulle modalità di calcolo delle emissioni Ambito 1, 2 e 3 vedasi descrizione in corrispondenza del PAI 1.
Emissioni di gas a effetto serra
4. Esposizione a imprese attive nel settore dei combustibili fossili
Quota di investimenti in imprese attive nel settore dei combustibili fossili
4,26%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio
esposto a emittenti con attività correlate ai combustibili fossili, inclusi l'estrazione, la lavorazione, lo stoccaggio e il trasporto di prodotti petroliferi, gas naturale e carbone termico e metallurgico.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte ad analizzare e progressivamente ridurre gli investimenti nelle imprese che svolgono attività correlate al settore dei combustibili fossili, con particolare attenzione ai portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità.
Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni ricavate dall'info provider esterno, mediante apposita metodologia caratterizzata dalla verifica di una pluralità di indicatori quali-quantitativi relativi all'esposizione ad attività legate ai combustibili fossili, tra cui: esplorazione, estrazione, estrazione mineraria, stoccaggio, distribuzione e commercio di petrolio e gas, produzione e distribuzione di carbone termico e produzione, distribuzione, stoccaggio e riserve di carbone metallurgico.
Emissioni di gas a effetto serra
5. Quota di consumo e produzione di energia non rinnovabile
Quota di consumo di energia non rinnovabile e di produzione di energia non rinnovabile delle imprese beneficiarie degli investimenti da fonti di energia non rinnovabile rispetto a fonti di energia rinnovabile, espressa in percentuale delle fonti totali di energia
28,09%
-
La media ponderata dell'energia elettrica degli emittenti in portafoglio consumata e/o prodotta da fonti non rinnovabili espressa come la percentuale dell'energia totale utilizzata e/o generata.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte ad analizzare e progressivamente ridurre gli investimenti nelle imprese che svolgono attività di consumo e produzione di energia da fonti non rinnovabili, con particolare attenzione ai portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità. Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider esterno, mediante metodologia che analizza dati assoluti e percentuali, disponibili pubblicamente o ricalcolati, relativi ai seguenti KPIs: (i) consumo totale di energia; (ii) consumo totale di energia rinnovabile e (iii) consumo totale di energia non rinnovabile.
Emissioni di gas a effetto serra
6. Intensità di consumo energetico per settore ad alto impatto climatico
Consumo energetico in GWh per milione di EUR di entrate delle imprese beneficiarie degli investimenti, per settore ad alto impatto climatico
3,92 GWh/mln €
-
La media ponderata dell'intensità di energia elettrica consumata (GwH/milioni di euro di fatturato) dagli emittenti classificati con i codici: NACE A (Agricoltura, Silvicoltura e Pesca), NACE B (Miniere e cave), NACE C (Manifatturiero), NACE D (Fornitura di elettricità, gas, vapore e aria condizionata), NACE E (Approvvigionamento idrico; rete fognaria; attività di gestione e bonifica dei rifiuti), NACE F (Costruzione), NACE G (Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli), NACE H (Trasporto e magazzinaggio), NACE L (Attività immobiliari).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte ad analizzare e progressivamente ridurre gli effetti negativi nei settori ad alto impatto climatico, con particolare attenzione ai portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità.
Nell'ambito della valutazione dell'adesione alla Net-Zero Banking Alliance, la Banca rivolge particolare attenzione alle azioni di mitigazione verso specifici settori che, secondo la metodologia di riferimento, hanno un impatto sul clima più significativo e accoglie la definizione "settore ad alto impatto climatico" prevista dal Reg. UE (2019/2089).
Le decisioni di investimento vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider esterno mediante apposita metodologia che consente di dettagliare l'intensità di consumo energetico secondo la classificazione NACE.
Biodiversità
7. Attività che incidono negativamente sulle aree sensibili sotto il profilo della biodiversità
Quota di investimenti in imprese beneficiarie degli investimenti che dispongono di siti o svolgono operazioni in aree sensibili sotto il profilo della biodiversità, o in aree adiacenti, in cui le attività di tali imprese incidono negativamente su tali aree
1,77%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio esposto agli emittenti che hanno riferito di avere operazioni all'interno o in prossimità di aree sensibili alla biodiversità e sono state coinvolte in controversie con impatti gravi o molto gravi sull'ambiente.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi che incidono sulle aree sensibili sotto il profilo della biodiversità, soprattutto nei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, sulla base dei dati disponibili acquisiti tramite info provider, che alla data di riferimento della presente Dichiarazione risultano limitati. La metodologia dell'info provider, in particolare, analizza l'impatto sotto una duplice prospettiva: localizzazione delle operazioni in aree sensibili sotto il profilo della biodiversità e coinvolgimento delle imprese beneficiarie in controversie con grave impatto ambientale.
Acqua
8. Emissioni in acqua
Tonnellate di emissioni in acqua generate dalle imprese beneficiarie degli investimenti per milione di EUR investito (valore espresso come media ponderata)
37,13 t/mln €
-
Il totale annuo delle acque reflue scaricate (tonnellate segnalate) nelle acque superficiali a seguito di
attività industriali o manifatturiere associate
con 1 milione di euro investito nel portafoglio.
Le emissioni idriche delle aziende sono ripartite
su tutte le azioni e obbligazioni in circolazione (basato sul valore più recente disponibile delle società inclusa la liquidità).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi sulle emissioni in acqua, soprattutto nei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, sulla base dei dati disponibili, acquisiti tramite info provider, che alla data di riferimento della presente Dichiarazione risultano limitati. Le analisi su cui si basano le decisioni prendono in considerazione l'analisi delle emissioni dirette di nitrati, di fosfati, di pesticidi, nonché di sostanze prioritarie che sono state scaricate nei corpi idrici. Si noti che si considerano emissioni idriche come quelle diverse dallo scarico idrico e dalle acque reflue non trattate.
Rifiuti
9. Rapporto tra rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi
Tonnellate di rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi generati dalle imprese beneficiarie degli investimenti per milione di EUR investito (valore espresso come media ponderata)
0,99 t/mln €
-
Il totale annuo dei rifiuti pericolosi (tonnellate segnalate) associato a 1 milione di EUR investito in portafoglio. I rifiuti pericolosi delle aziende sono ripartiti su tutte le azioni ed obbligazioni in circolazione (basato sul valore più recente disponibile delle società inclusa la liquidità).
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi derivanti dalla scorretta gestione dei rifiuti pericolosi, soprattutto nei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, sulla base dei dati disponibili, acquisiti tramite info provider, che alla data di riferimento della presente Dichiarazione risultano limitati. Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening mediante l'elaborazione di tre principali KPIs, anche oggetto di aggregazione e ricalcolo: (i) rifiuti totali; (ii) rifiuti pericolosi e (iii) rifiuti riciclati.
 

INDICATORI IN MATERIA DI PROBLEMATICHE SOCIALI E CONCERNENTI IL PERSONALE, IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E LE QUESTIONI RELATIVE ALLA LOTTA ALLA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

 
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Indicatore degli effetti
negativi sulla sostenibilità
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Indicatori in materia di problematiche sociali e concernenti il personale
10. Violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali
Quota di investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti che sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali
0,43%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio esposto agli emittenti con controversie molto gravi relative alle operazioni e/o prodotti della società.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a escludere progressivamente gli emittenti con controversie molto gravi e, conseguentemente eliminare gli effetti negativi legati a tali violazioni.
Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider, mediante l'analisi delle valutazioni basate su metodologia proprietaria che consentono di mappare se un'azienda ha una controversia relativa alle proprie operazioni e/o ai propri prodotti e la gravità dell'impatto sociale o ambientale della controversia,sulla base di fonti internazionali quali ad esempio le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionalie Principi di UN Global Compact.
Indicatori in materia di problematiche sociali e concernenti il personale
11. Mancanza di procedure e di meccanismi di conformità per monitorare la conformità ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite e alle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali
Quota di investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti che non dispongono di politiche per monitorare la conformità ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite o alle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali, o ancora di meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce di violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali
16,55%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio esposto a emittenti non firmatari del Global Compact delle Nazioni Unite.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a ridurre progressivamente gli investimenti verso emittenti che non supportano le due iniziative internazionali menzionate.
Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider, mediante l'analisi di conformità: in particolare, si consideri che UN Global Compact richiede ai suoi membri di riferire su base annuale i loro sforzi per garantire la conformità.
Indicatori in materia di problematiche sociali e concernenti il personale
12. Divario retributivo di genere non corretto
MEDIA del divario retributivo di genere non corretto nelle imprese beneficiarie degli investimenti
5,19%
-
La media ponderata delle posizioni in portafoglio della differenza tra la media oraria lorda delle retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici, espressa come la percentuale della retribuzione lorda dei lavoratori uomini.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a ridurre gli investimenti in imprese che presentino "divario retributivo di genere non bilanciato", secondo la definizione fornita dai Regulatory Technical Standards del Reg. (UE) 2019/2088, ponendo particolare attenzione ai portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità.
Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider mediante l'applicazione di metodologie di calcolo volte a standardizzare e rendere coerenti le informazioni riguardanti il gender gap, a causa della notevole varietà di rendicontazione tra KPIs in tale ambito.
Indicatori in materia di problematiche sociali e concernenti il personale
13. Diversità di genere nel consiglio
Rapporto medio donne/uomini tra i membri del consiglio delle imprese beneficiarie degli investimenti, espresso in percentuale di tutti i membri del consiglio
35,41%
-
La media ponderata delle posizioni in portafoglio del rapporto tra donne e uomini nel consiglio di amministrazione.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a migliorare la diversità di genere nel consiglio delle imprese beneficiarie, con particolare attenzione ai portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità. Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite da info provider e sulla base di informazioni pubblicamente diffuse dalle imprese beneficiarie.
Indicatori in materia di problematiche sociali e concernenti il personale
14. Esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche)
Quota di investimenti nelle imprese beneficiarie di investimenti coinvolte nella fabbricazione o nella vendita di armi controverse
0,03%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio esposto a emittenti con un'industria legata a mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche
o armi biologiche. Nota: i legami di settore includono proprietà, produzione e investimenti. I legami alle mine antiuomo non includono relativi prodotti di sicurezza.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte ad escludere dall'universo investibile e dalle strategie gli investimenti diretti in aziende coinvolte nella produzione delle armi controverse, nonché a limitare fortemente l'esposizione indiretta alle medesime società mediante l'applicazione di processi di screening basato sulle informazioni trasmesse dall'info provider.
 

Indicatori applicabili agli investimenti in emittenti sovrani e organizzazioni sovranazionali

 
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Indicatore degli effetti
negativi sulla sostenibilità
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Ambientale
15. Intensità di GHG
Intensità di GHG dei paesi che beneficiano degli investimenti
154,25tCO2e/ mln €
-
La media ponderata dell'intensità delle emissioni di carbonio degli emittenti dei titoli sovrani del portafoglio (Emissioni Scope 1, 2 e 3/PIL in milioni di euro)
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi relativi alle emissioni di GHG di Ambito 1, 2 e 3 mediante attività di screening finalizzate a individuare gli investimenti aventi KPIs di monitoraggio delle emissioni meglio performanti, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance. In particolare, le informazioni fornite dal provider derivano da dati riportati pubblicamente e includono: (i) emissioni totali di GHG del Paese rappresentate in termini di tonnellate di CO2 equivalente. Per questo punto vengono esaminati i sei gas serra, considerati ai sensi del Protocollo di Kyoto, seguenti: anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo; (ii) PIL nominale del Paese in USD (Fonte: World Development Indicators, Central Intelligence Agency); (iii) il tasso di cambio utilizzato per convertire il PIL nominale da USD a EUR è preso direttamente dalla Banca Mondiale - tasso medio annuo EUR USD (dati mensili).
Sociale
16. Paesi che beneficiano degli investimenti soggetti a violazioni sociali
Numero di Paesi che beneficiano degli investimenti e sono soggetti a violazioni sociali (numero assoluto e numero relativo divisi per tutti i paesi che beneficiano degli investimenti), ai sensi dei trattati e delle convenzioni internazionali, dei principi delle Nazioni Unite e, se del caso, della normativa nazionale
6
0,49%
-
Il numero di singoli emittenti sovrani del portafoglio con misure restrittive (sanzioni) sulle importazioni ed esportazioni del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la percentuale di emittenti sovrani unici all'interno del portafoglio con misure restrittive (sanzioni) sulle importazioni ed esportazioni del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) .
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte limitare l'esposizione a tali Paesi.
Si specifica che i dati del presente PAI derivano da elaborazioni effettuate sulla base di stime da parte del provider e sono riferiti a esposizioni indirette in emittenti con sede in Paesi soggetti alle suddette misure restrittive. Precisiamo inoltre che, data la rilevanza del tema, la Banca ha effettuato ulteriori approfondimenti per verificare la coerenza del dato e definire ulteriori misure correttive.
 

Indicatori applicabili agli investimenti in attivi immobiliari

Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Indicatore degli effetti
negativi sulla sostenibilità
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Combustibili fossili
17. Esposizione ai combustibili fossili tramite attivi immobiliari
Quota di investimenti in attivi immobiliari coinvolti nell'estrazione, nello stoccaggio, nel trasporto e nella produzione di combustibili fossili
Non disponibile.
-
Non disponibile.
La presenza di investimenti in attivi immobiliari rappresenta, a prescindere dall'area di operatività, una percentuale quasi nulla rispetto all'universo investibile della Banca. Tuttavia, attualmente il provider non fornisce né un calcolo puntuale basato su dati pubblicamente disponibili, né una stima degli impatti derivanti dagli attivi immobiliari nei settori menzionati.
Efficienza energetica
18. Esposizione ad attivi immobiliari inefficienti dal punto di vista energetico
Quota di investimenti in attivi immobiliari inefficienti dal punto di vista energetico
Non disponibile.
-
Non disponibile.
La presenza di investimenti in attivi immobiliari rappresenta, a prescindere dall'area di operatività, una percentuale quasi nulla rispetto all'universo investibile della Banca. Tuttavia, attualmente il provider non fornisce né un calcolo puntuale basato su dati pubblicamente disponibili, né una stima degli impatti derivanti dagli attivi immobiliari inefficienti dal punto di vista energetico.
 

Altri indicatori dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità

Indicatori applicabili agli investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti

 

CLIMA E ALTRI INDICATORI CONNESSI ALL'AMBIENTE

 
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Metrica
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Emissioni
4. Investimenti effettuati in imprese che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio
Quota di investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio miranti all'allineamento con l'Accordo di Parigi
8,90%
-
La percentuale del valore di mercato del portafoglio esposto a emittenti senza un obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio in linea con l'Accordo di Parigi.
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi limitando l'esposizione verso tali imprese, in primo luogo nei portafogli che promuovono le caratteristiche di sostenibilità, in linea con la volontà della Banca di aderire alla Net-Zero Banking Alliance. Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider attraverso metodologia che analizza in particolare l'allineamento con l'Accordo di Parigi.
 

INDICATORI IN MATERIA DI PROBLEMATICHE SOCIALI E CONCERNENTI IL PERSONALE, IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E LE QUESTIONI RELATIVE ALLA LOTTA ALLA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

 
Indicatore degli effetti negativi sulla sostenibilità
Metrica
Metrica
Effetto [anno 2022]
Effetto [anno 2021]
Spiegazione
Azioni adottate, azioni programmate e obiettivi fissati per il periodo di riferimento successivo
Diritti umani
9. Assenza di una politica in materia di diritti umani
Quota di investimenti in soggetti che non adottano una politica in materia di diritti umani
2,93%
-
Quota di investimenti in soggetti che non adottano una politica in materia di diritti umani
La Banca ha attuato e intende proseguire nell'adozione di decisioni di investimento volte a mitigare gli effetti negativi, azzerando l'esposizione diretta e limitando fortemente l'esposizione indiretta verso le società che non adottano una politica in materia di diritti umani, in linea con la sensibilità e l'importanza attribuita dalla Banca al tema della tutela dei diritti umani.
Tali decisioni vengono prese attraverso processi di screening basati sulle informazioni fornite dall'info provider, attraverso una metodologia che analizza in particolare la presenza di una disclosure di Policy sui diritti umani.
 

Descrizione delle politiche relative all'individuazione e alla prioritizzazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità

La Banca, al fine di individuare e prioritizzare i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità in relazione alla valutazione della rilevanza sulle proprie aree di business e di operatività, identifica all'interno della propria Policy di Sostenibilità i cinque ambiti di sostenibilità ritenuti fondamentali quali:

  • gli impatti ambientali: la Banca, in linea con il proprio Piano Industriale, si è dotata di un primo set di target di riduzione delle emissioni, che implementerà ulteriormente nelle analisi per valutare la propria adesione alla Net-Zero Banking Alliance, si impegna a rendicontare i progressi compiuti nel raggiungimento di tali obiettivi tramite specifici indicatori funzionali e a valutare l'impatto ambientale associato alle proprie attività;
  • le tematiche sociali: la Banca sviluppa iniziative a sostegno del territorio, famiglie e piccole e medie imprese che si riflettono positivamente sulla qualità della vita, sull'occupazione, sugli investimenti, sullo sviluppo delle competenze, sulle relazioni personali e sociali;
  • la valorizzazione delle risorse umane: la Banca promuove un ambiente di lavoro inclusivo, che possa garantire pari opportunità e assicuri che non siano ammesse forme di discriminazione contrarie alle leggi, molestie o vessazioni di alcun genere;
  • la tutela dei diritti umani: la Banca impronta la propria azione al rispetto dei diritti umani quale requisito imprescindibile, tutelando e promuovendo tali diritti nello svolgimento delle proprie attività;
  • la lotta alla corruzione: la Banca fonda le attività di business sul rispetto dei criteri improntati a lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza.

Tali cinque ambiti sono annualmente analizzati nel processo di materialità, attività che, per mezzo dell'engagement di stakeholder interni ed esterni, nonché degli organi di governo, identifica le tematiche di sostenibilità "materiali", cioè individua i temi rilevanti, intesi come quegli aspetti che possono generare significativi impatti economici, sociali e ambientali sulle attività della Banca e che, influenzando aspettative, decisioni e azioni degli stakeholder, sono da questi percepiti come rilevanti.
Le fasi dell'analisi della materialità dei temi ESG sono approfondite nella Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario e sono le seguenti:

  • identificazione dei temi rilevanti, tramite benchmark, analisi di contesto e analisi della normativa interna e internazionale;
  • valutazione della rilevanza che ogni tema individuato riveste per la Banca e per gli stakeholder di riferimento, attraverso attività di engagement interno ed esterno;
  • valutazione degli impatti legati alla gestione dei temi materiali;
  • predisposizione e convalida della materialità della Banca e approvazione da parte del Comitato Sostenibilità.

Gli esiti del processo sopra descritto hanno portato a un aggiornamento della materialità che restituisce una vista comprensiva delle priorità volte a indirizzare il contributo della Banca allo sviluppo sostenibile attraverso gli impatti generati. L'analisi di materialità, approvata dal Comitato di Sostenibilità in data 21 dicembre 2022, ha identificato come prioritarie, inter alia, le tematiche "Ambiente e cambiamento climatico" e "Diritti umani, diversità e inclusione" che risultano pertanto destinatarie delle azioni del Piano Strategico ESG. Le tematiche citate orientano la Banca nel processo di prioritizzazione dei principali effetti negativi, conducendo all'identificazione dei più rilevanti tra gli obbligatori e alla scelta di quelli facoltativi. In particolare, per gli obbligatori si identificano come prioritari:

  • Emissioni di GHG;
  • Impronta di carbonio;
  • Intensità di GHG delle imprese beneficiarie degli investimenti;
  • Esposizione a imprese attive nel settore dei combustibili fossili.

E per i supplementari:

  • Assenza di una politica in materia di diritti umani;
  • Investimenti effettuati in imprese che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio.

Lo studio in materia dei principali effetti negativi e la relativa attività di prioritizzazione, approvati dal Comitato di Sostenibilità in data 26 giugno 2023 e illustrati nella presente Dichiarazione, costituiscono una fase propedeutica necessaria all'identificazione delle Linee Guida di investimento responsabile.

I principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità sono inoltre considerati all'interno della struttura di governance ESG, come definita nella Policy di Sostenibilità, disponibile sul sito istituzionale. In particolare, nelle more della definizione delle Linee guida di investimento responsabile e in ottemperanza della Policy di Sostenibilità, la responsabilità per l'attuazione delle politiche relative ai principali effetti negativi è assegnata al Comitato Sostenibilità che, inter alia, "coordina le attività volte a individuare le tematiche di sostenibilità potenzialmente rilevanti e l'aggiornamento della matrice di materialità" e "svolge un'azione di supporto e di proposta nei confronti del Cda: introduzione e modifica di normativa interna rilevante e declinazione delle linee guida in iniziative concrete, delle quali definisce pure i piani operativi e monitora l'effettiva realizzazione".

Per effettuare le attività di analisi e monitoraggio dei principali effetti negativi, obbligatori e supplementari, illustrati nella sezione precedente, la Banca ha stipulato un contratto per la fornitura dei dati ESG con un primario provider internazionale in grado di coprire il più adeguatamente l'universo investibile. Con riguardo ai criteri di individuazione degli indicatori supplementari relativi agli impatti climatici e agli aspetti sociali, la Banca ha orientato le sue scelte verso gli indicatori volti a quantificare, rispettivamente, gli investimenti in imprese che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio e gli investimenti in soggetti che non adottano una politica in materia di diritti umani, in linea con la generale politica di prioritizzazione degli effetti negativi sopracitata e sulla base dell'attuale disponibilità di dati da parte del provider.

Dato il panorama dei dati ESG in evoluzione, si segnala che potrebbero esserci difficoltà nell'identificare con certezza alcuni effetti negativi a motivo della mancanza di dati o della presenza di dati stimati da parte del provider.
Il processo di elaborazione dei dati posto in essere dal provider prevede primariamente la raccolta delle informazioni sui PAI pubblicate direttamente dalle singole imprese nei report di sostenibilità, nelle dichiarazioni annuali e nei siti web. In caso di difficoltà nell'individuazione di dati puntuali o in ipotesi di carenza o assenza di dati pubblici, il provider si impegna a sensibilizzare le imprese alla divulgazione pubblica delle informazioni relative agli effetti negativi e a elaborare stime sulla base di un'approfondita attività di ricerca basata sul ricorso a fonti informative indirette, quali i dati pubblicati dalle agenzie governative, dalle associazioni di categoria, da provider terzi, o a metodologie interne proprietarie. Il processo di approvvigionamento dei dati del provider deriva da una combinazione di estrazione automatizzata e raccolta manuale dei dati e il processo di elaborazione degli stessi prevede il coinvolgimento di più livelli di validazione, il cui scopo è l'attuazione di controlli di qualità finalizzati a garantire consistenza e accuratezza di quanto prodotto e di rilevare eventuali anomalie; infatti, nel caso in cui dai predetti controlli emergessero dei valori di attenzione, i dati sono soggetti a ulteriori analisi e approfondimenti. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi dal provider, alla data della presente Dichiarazione si rileva che per alcuni indicatori risulta esserci ancora una ridotta copertura. Infine, in limitati casi, come per la quantificazione dei PAI relativi agli investimenti in attività immobiliari, il provider non è in grado di fornire alcun dato.

 

Politiche di impegno

Con riguardo alle politiche di impegno ai sensi dell'articolo 3 octies della Direttiva 2007/36/CE, la Banca è attiva sul fronte del dialogo tra Amministratori e Azionisti in quanto ritiene che il confronto con la generalità degli investitori e con i principali stakeholder possa contribuire a garantire una migliore comprensione delle reciproche prospettive e a elevare il livello di governo della Banca, nell'ottica di favorire la creazione di valore nel medio-lungo termine e nel rispetto della normativa vigente e del principio generale di parità di trattamento tra azionisti che si trovano in identiche condizioni.

Per tali ragioni, la Banca ha adottato il Regolamento per la gestione del Dialogo Amministratori-Azionisti (disponibile al seguente link: https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/dialogo-amministratori-azionisti), il quale definisce le regole applicate al fine di favorire e disciplinare il dialogo tra il Consiglio di amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione. La corporate governance, le tematiche di natura ambientale, sociale e di sostenibilità rientrano tra le tematiche oggetto di discussione dell'ambito del dialogo con gli investitori. Tale forma di dialogo va intesa come ulteriore e aggiuntiva rispetto alle ordinarie modalità di engagement attraverso le quali la Banca interagisce con azionisti, investitori e la comunità finanziaria per mezzo delle competenti funzioni aziendali.

In qualità di partecipante ai mercati finanziari la Banca, in seguito ai cambiamenti intervenuti nel contesto finanziario legati alla crescente attenzione ai fattori di sostenibilità, ha inoltre integrato nelle proprie decisioni di investimento sia il rischio di sostenibilità sia la considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alle mutate esigenze della clientela. Nel servizio di gestione di portafogli l'integrazione dei fattori ESG è stata implementata nel processo di investimento in particolar modo nella definizione di sette specifiche linee di gestione che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all'ambiente, la cui strategia di investimento prevede una selezione degli attivi tramite l'attuazione di logiche di selezione positiva (screening positivo) e di selezione negativa (screening negativo), rispettivamente volte a privilegiare le imprese con migliori prassi ambientali, sociali e di governance e a escludere dall'universo investibile le società che operano in settori non conformi ai principi normativi internazionali e/o appartenenti a settori controversi.
La Banca sta lavorando al fine di predisporre delle Linee guida in materia di investimenti ESG contenenti gli indicatori degli effetti negativi considerati maggiormente rilevanti, in linea con l'analisi di materialità sopra descritta e con il generale percorso di sostenibilità definito nel Piano Industriale, con particolare attenzione agli aspetti climatico-ambientali.

 

Riferimenti alle norme internazionali

La Banca si impegna ad agire coerentemente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, di seguito «SDGs») e si ispira a quelli più rilevanti alla luce della propria attività aziendale. Sostiene fermamente i Principi del Global Compact delle Nazioni Unite, partecipando dal 2004 a quest'ultima iniziativa e dal 2018, in qualità di membro fondatore, anche al corrispondente network italiano (Global Compact Network Italia - GCNI).

Nell'ambito del Piano Industriale, la Banca ha inoltre definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei propri impatti ambientali e climatici, identificando lo sfidante obiettivo di aderire nel 2023 agli UN Principles for Responsible Banking e alla Net-Zero Banking Alliance.

In materia di reportistica la Banca, conformemente agli obblighi normativi ai sensi del d.lgs. 254/2016, redige la Dichiarazione non Finanziaria in coerenza con i migliori standard internazionali mediante l'adozione degli Standard GRI. In aggiunta, la Banca ha formalizzato il proprio supporto alla Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD), l'organizzazione internazionale volta a incoraggiare le aziende a livello globale a una maggiore trasparenza sui rischi e sulle opportunità finanziarie associate al cambiamento climatico, impegnandosi a rendicontare la rilevazione interna di tali aspetti, così come gli specifici indicatori di performance (KPIs) fissati all'interno del Report TCFD allegato alla Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario, allineandosi così alle migliori prassi internazionali.

La Banca, inoltre, si è dotata di una Policy di Sostenibilità che si ispira a principi, iniziative e documenti di carattere internazionale, quali:

  • il Global Compact (2000) delle Nazioni Unite;
  • il Sustainable Development Goals (2015) delle Nazioni Unite;
  • l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015);
  • le Good practices for climate-related and environmental risk management (2022) della Banca Centrale Europea;
  • le Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (2017);
  • i Principle for Responsible Banking (c.d. PRB) (2019) di UNEP FI;
  • l'EIB eligibility excluded activities and excluded sectors list (2022) della Banca Europea per gli Investimenti

Con riferimento alla normativa interna, la sopra indicata Policy è affiancata dal Codice Etico il quale esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali della Banca e definisce l'insieme dei valori e dei principi, nonché le linee di comportamento, che devono essere assunte dagli Amministratori e dai Sindaci, da tutte le persone legate da rapporti di lavoro e, in generale, da tutti coloro che operano con la Banca, quale che sia il rapporto che li lega alla stessa, nonché da coloro che intrattengono con la stessa rapporti d'affari.

La Banca, nella sua veste di partecipante ai mercati, misura e monitora l'esposizione del portafoglio agli investimenti in emittenti che violano i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali o che non dispongono di politiche e procedure per monitorare la conformità ai predetti principi e linee guida, o, ancora, che sono soggetti a violazioni sociali o che non adottano una politica in materia di diritti umani. Inoltre, allo scopo di promuovere investimenti sostenibili, la Banca, nei portafogli con caratteristiche di sostenibilità, identifica e privilegia le aziende, gli emittenti governativi e/o corporate appartenenti a benchmark dichiaratamente ESG o allineati alle normative internazionali sul clima (come, ad esempio, l'Accordo di Parigi). Le attività di analisi e misurazione in parola vengono effettuate con l'ausilio dei dati forniti dal provider dei dati di sostenibilità, il quale a sua volta elabora i dati sulla base di processi di individuazione e raccolta di informazioni pubblicate dalle società o mediante l'attuazione di un processo di stima ricorrendo a informazioni indirette o a metodologie proprietarie.

La Banca, inoltre, effettua analisi di scenario basate sui modelli del Network for Greening the Financial System («NGFS»), una rete di 114 banche centrali e autorità di vigilanza finanziaria, che punta ad accelerare il potenziamento della green finance e a definire il ruolo delle banche centrali nel gestire il cambiamento climatico.
I suddetti scenari, denominati Climate Change Risk, consentono di sviluppare maggior consapevolezza circa i possibili impatti degli eventi di rischio climatico sull'operatività/redditività, disponendo di previsioni macroeconomiche "condizionate" dai driver di trasmissione dei rischi climatici (ad esempio carbon pricing, emissioni di CO2, incremento della temperatura media globale) necessari per la predisposizione dei target di medio lungo periodo.
Tali analisi sono state applicate al portafoglio crediti, data la rilevanza nel modello di business della Banca, coerentemente con il percorso di adesione alla NZBA attraverso esercizi di sensitivity. Per contro, alla data della presente Dichiarazione, nel comparto degli investimenti i richiamati scenari non sono utilizzati in quanto ritenuti di complessa applicazione e misurazione nelle molteplici strategie di investimento adottate.

 

Raffronto storico

Il primo raffronto storico sarà effettuato a decorrere dalla prossima rendicontazione relativa alla considerazione dei principali effetti negativi, che avrà luogo a giugno 2024.

 

Data di pubblicazione: 30/06/2023

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