La Banca Popolare di Sondrio è, per filosofia, da sempre vicina ai territori in cui opera, si impegna a favorire uno sviluppo economico sostenibile della Comunità, attraverso il supporto attento e personalizzato a piccoli imprenditori, comuni cittadini, medie e grandi imprese e considera l'investimento sostenibile come una modalità efficace di coniugare le performance finanziarie con le esigenze di coloro che desiderano contribuire, tramite i propri investimenti, al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile.
L'attenzione alla sostenibilità fa sì che i principi di responsabilità permeino l'operatività della Banca e, pertanto, anche i criteri adottati nella selezione degli investimenti sono coerenti con l'obiettivo di creare valore sia per i propri stakeholder, sia per la società nel suo complesso. In tale ottica, la Banca utilizza un approccio che incorpora le valutazioni dei rischi di sostenibilità derivanti dall'integrazione dei fattori di sostenibilità (*) all'interno dei suoi processi di investimento. Le politiche di gestione dei rischi presidiano, infatti, tra gli altri rischi, anche quelli di sostenibilità, con una particolare attenzione ai rischi climatici e ambientali. La gestione finanziaria è definita integrando le considerazioni di carattere finanziario con le analisi volte a includere i fattori ESG nella selezione degli investimenti, al fine di migliorare il rendimento nel lungo termine, mitigando i rischi di sostenibilità e identificando le opportunità di investimento, in coerenza con l'applicazione della strategia di Sostenibilità.
Anche con riguardo alle politiche di impegno ai sensi dell'articolo 3 octies della direttiva 2007/36/CE, la Banca è attiva sul fronte del dialogo tra Amministratori e Azionisti in quanto ritiene che il confronto con la generalità degli investitori e con i principali stakeholder possa contribuire a garantire una migliore comprensione delle reciproche prospettive e a elevare il livello di governo della Banca, nell'ottica di favorire la creazione di valore nel medio-lungo termine e nel rispetto della normativa vigente e del principio generale di parità di trattamento tra azionisti che si trovano in identiche condizioni. Per queste ragioni, la Banca si è dotata di un Regolamento per la gestione del Dialogo Amministratori-Azionisti (disponibile al sito istituzionale.popso.it/Dialogo-Amministratori-Azionisti) nel quale sono definite le regole volte a disciplinare il dialogo tra il Consiglio di amministrazione e la generalità dei propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le modalità, le tempistiche e i canali di interazione. La corporate governance, le tematiche di natura ambientale, sociale e di sostenibilità rientrano tra le tematiche oggetto di discussione dell'ambito del dialogo con gli investitori. Tale forma di dialogo va intesa come ulteriore e aggiuntiva rispetto alle ordinarie modalità di engagement, attraverso le quali la Banca interagisce con azionisti, investitori e la comunità finanziaria per mezzo delle competenti funzioni aziendali.
Sul sito web istituzionale.popso.it, in una sezione dedicata, sono disponibili ulteriori informazioni rispetto alle iniziative sulla sostenibilità intraprese da Banca Popolare di Sondrio e l'annuale Dichiarazione Non Finanziaria.
Coerentemente con quanto messo in atto per la propria gestione, la Banca Popolare di Sondrio, in qualità di partecipante ai mercati finanziari e di consulente finanziario, ha inoltre la responsabilità di contribuire alla transizione verso un mondo sostenibile, favorendo la mobilitazione dei capitali dei propri investitori verso investimenti ESG.
Ciò nel rispetto del Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019 relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, che, nel richiamare la circostanza che l'Unione Europea si trova ad affrontare in misura crescente le conseguenze dei cambiamenti climatici, dell'esaurimento delle risorse e altre criticità legate al tema della sostenibilità, pone proprio in capo ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari la responsabilità di dare un forte impulso al cambiamento mediante la mobilitazione dei capitali verso investimenti sostenibili.
Con investimento sostenibile, definizione contenuta nel sopracitato Regolamento dell'Unione Europea, si intende l'investimento in un'attività economica che mira a conseguire un obiettivo ambientale o sociale, a condizione che tale investimento non arrechi un danno significativo a nessuno di tali obiettivi e che le imprese che beneficiano degli investimenti sostenibili rispettino prassi di buona governance. Da qui l'acronimo "ESG", cioè Environmental, Social e Governance, che contraddistingue gli investimenti sostenibili. L'obiettivo ambientale di un investimento mira a conseguire, ad esempio, un uso efficiente di energia, un impiego di energie rinnovabili, un utilizzo efficiente di materie prime e di risorse idriche; l'obiettivo sociale di un investimento, invece, ha come finalità la promozione della coesione e dell'integrazione sociale, la lotta contro la disuguaglianza e il miglioramento delle condizioni di comunità economicamente o socialmente svantaggiate. L'adozione di prassi di buona governance da parte delle imprese beneficiarie degli investimenti che promuovono tali obiettivi si traduce in strutture di gestione solide, relazioni positive con il personale, un'adeguata remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.
In generale, condotte inappropriate poste in essere dalle imprese possono generare potenziali inefficienze derivanti da un aggravio di costi, rischi operativi e reputazionali che non solo hanno un impatto negativo sulla stabilità dell'impresa e sul contesto economico in cui la stessa opera nel breve e medio-lungo periodo, ma si riflettono negativamente anche sull'investitore finale. A tal proposito, come dimostrato da numerose analisi condotte sul tema, le imprese che attuano comportamenti responsabili sono caratterizzate da un più elevato controllo del rischio nel lungo periodo e da una migliore allocazione delle risorse, con conseguenti ritorni economici e finanziari sia a beneficio diretto della stabilità finanziaria e della crescita economica del sistema, che a beneficio indiretto per la platea degli investitori. Tale concetto, calato in un'ottica di portafoglio di investimento che attua una strategia di diversificazione che integra i fattori, quindi il rischio, di sostenibilità, si potrebbe tradurre in un effetto positivo in termini di una migliore gestione del rischio globale di portafoglio e, conseguentemente, in un ritorno finanziario positivo.
Al fine di dare un ulteriore impulso alla mobilitazione dei capitali verso investimenti ESG, la normativa impone ai "partecipanti ai mercati finanziari" e ai "consulenti finanziari" di effettuare una disclosure continuativa, sia tramite pubblicazione sui propri siti web, sia tramite i documenti precontrattuali, con lo scopo primario di ridurre l'asimmetria informativa nei confronti degli investitori finali con riguardo alle politiche sull'integrazione dei rischi di sostenibilità e alla considerazione degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità, nonché alla promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e agli investimenti sostenibili. Tra i partecipanti ai mercati finanziari sono compresi gli enti creditizi che forniscono servizi di gestione di portafogli, mentre tra i consulenti finanziari sono ricompresi gli enti creditizi che forniscono consulenza in materia di investimenti. La Banca è quindi chiamata ad assolvere a tali obblighi normativi sia in qualità di partecipante ai mercati finanziari, per cui fornisce il servizio di gestione di portafogli, sia in qualità di consulente finanziario, in quanto ente creditizio che fornisce consulenza in materia di investimenti.
Nelle sezioni seguenti vengono quindi illustrate le azioni messe in atto dalla Banca finalizzate a promuovere investimenti caratterizzati da un profilo sostenibile e, indirettamente, a contribuire attivamente a uno sviluppo economico sostenibile.
La Banca, nell'intento di perseguire gli scopi sopra illustrati e in conformità alla normativa richiamata, ha svolto un'accurata indagine al fine di selezionare il provider di dati ESG per ottenere una copertura informativa, in particolare sui rischi di sostenibilità, circa gli strumenti finanziari inseriti nelle gestioni di patrimoni oppure offerti alla clientela mediante il servizio di consulenza. Allo stesso tempo, la Banca effettua analisi autonome sulla base delle informazioni fornite da applicativi finanziari normalmente utilizzati per l'offerta dei propri servizi e riceve le informazioni trasmesse dai produttori dei prodotti finanziari tramite gli specifici tracciati (EMT e EET).
La Banca sostiene la formazione sul tema attraverso l'erogazione a tutti i dipendenti di corsi formativi sul tema della sostenibilità e dell'approccio adottato dalla Banca, nonché promuovendo la partecipazione degli addetti adibiti al servizio di gestione di portafogli e al servizio di consulenza finanziaria a corsi finalizzati ad acquisire le competenze necessarie per valutare l'integrazione delle informazioni ambientali, sociali e di governo societario nelle analisi finanziare e nelle decisioni di investimento. A tal proposito il team dell'ufficio Gestioni Patrimoni Mobiliari ha ottenuto il Diploma Europeo in Sostenibilità - CESGA®.
In qualità di partecipante ai mercati finanziari la Banca, in seguito ai cambiamenti intervenuti sul mercato finanziario legati alla crescente attenzione ai fattori di sostenibilità, ha integrato nei processi decisionali relativi agli investimenti sia il rischio di sostenibilità che la considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, adeguando in modo più puntuale i prodotti e i servizi alle mutate esigenze della clientela. Infatti, una delle più importanti dinamiche sociali che caratterizzano il nostro tempo è data dallo sviluppo di una sensibilità sempre più profonda in tema di ambiente, diritti umani, sostenibilità e trasparenza. Nel settore finanziario tutto questo si è tradotto nella domanda di investimenti "responsabili", ossia di prodotti caratterizzati dall'implementazione di un approccio che combina le tradizionali logiche finanziarie ai principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
Nel servizio di gestione di portafogli l'integrazione dei fattori ESG è stata implementata nel processo di investimento considerando maggiormente tali fattori soprattutto in sette specifiche linee di gestione che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all'ambiente:
Per tali linee è stata rafforzata la valutazione ESG nel processo di selezione degli strumenti e dei prodotti inseribili nei portafogli, mediante l'adozione di logiche sia di selezione positiva, in base alle quali vengono preferite le imprese con le migliori prassi ambientali, sociali e di governance, che di selezione negativa, per le quali vengono escluse dall'universo investibile le società che operano prevalentemente in settori non conformi ai principi normativi internazionali e/o le società appartenenti a settori controversi, limitando altresì la selezione di strumenti per i quali non si dispone di informazioni circa la promozione o il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Parimenti, è stata implementata anche l'attività di monitoraggio avente lo scopo di verificare il permanere nel tempo delle caratteristiche di sostenibilità.
In generale, nell'ambito del servizio di gestione di portafogli, vi è una vocazione a investire anche, ma non solo, in settori che contribuiscono agli obiettivi di sviluppo sostenibile e le decisioni sono attuate facendo affidamento sui dati reperiti da società specializzate, Agenzie Non Governative, Enti Governativi, Providers, Corporate, media etc., purché alle volte non esaustivi, e sulle informazioni pubblicamente disponibili.
A tale fine il servizio gestione di portafogli effettua una specifica attività di analisi del rischio di sostenibilità, affiancando a questa la considerazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori ambientali, sociali e di governance, anche al fine di gestire gli eventuali rischi a cui la Banca potrebbe essere esposta per effetto di tali decisioni. A tal proposito, si specifica che, in attesa della definizione di prassi di mercato che consentano di individuare e misurare uniformemente gli effetti negativi, la Banca si avvale delle informazioni disponibili sulla piattaforma del provider dei dati di sostenibilità.
Allo scopo di promuovere investimenti sostenibili, risultano ad ogni modo selezionate nelle scelte di investimento pure le aziende, gli emittenti governativi e/o corporate appartenenti a benchmark dichiaratamente ESG o allineati alle normative internazionali sul clima (ad esempio l'allineamento all'Accordo di Parigi COP21), o inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainability", indipendentemente dal reperimento dei dati sui molteplici fattori ESG.
L'adozione di criteri di investimento in grado di tenere conto anche del profilo di sostenibilità riguarda gli investimenti in tutti gli strumenti finanziari appartenenti all'universo investibile delle diverse linee di gestione (obbligazioni, azioni, OICR) privilegiando comunque i principi di diversificazione.
Con riguardo alla considerazione degli effetti avversi, sulle linee di gestione patrimoniale in fondi che promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali e sociali, la Banca monitora l'esposizione ai principali effetti negativi delle società sulle quali vengono effettuati investimenti, attraverso la misurazione di indicatori climatici e ambientali quali le emissioni di gas a effetto serra, le emissioni di acqua, le attività che incidono negativamente sulle aree sensibili sotto il profilo della biodiversità, il rapporto tra rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, nonché relativi a questioni sociali come la violazione dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida OCSE, il divario retributivo di genere, la diversità di genere negli organi di governo societario e l'esposizione ad armi controverse. In particolare, vengono utilizzati degli indicatori resi disponibili dall'info provider che consentono la valutazione delle emissioni di gas a effetto serra totali e dell'intensità di GHG delle società e dei Paesi che, indirettamente, beneficiano degli investimenti. Le metodologie di calcolo prevedono la valutazione delle emissioni di gas a effetto serra sia dirette (GHG Scope 1) che indirette (GHG Scope 2 e Scope 3) di ciascun emittente. In particolare, al fine di valutare le emissioni, si fa riferimento ai seguenti indicatori sviluppati dall'info provider:
La Banca intende proseguire e rafforzare il processo di integrazione dei rischi di sostenibilità e di considerazione degli effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori ESG, estendendo le analisi e le valutazioni sopra illustrate a tutti i prodotti offerti nell'ambito del servizio di gestione di portafogli, cogliendo le crescenti disponibilità di dati e informazioni riguardanti la tematica della sostenibilità e tenendo conto del quadro normativo che diverrà via via completo e definitivo.
Anche nell'ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti la Banca considera prioritario il tema della sostenibilità; per tale ragione ha integrato la considerazione dei fattori ESG nelle varie fasi del processo di erogazione del servizio alla clientela, dall'analisi del profilo di sostenibilità dei prodotti finanziari (product governance) al modello di consulenza e verifica di adeguatezza.
I fattori di sostenibilità e i rischi a essa connessi sono integrati nelle logiche di definizione del modello di servizio, il cui listino prodotti garantisce la presenza di fondi comuni d'investimento e SICAV, anche sottostanti a prodotti di investimento assicurativi, con caratteristiche ambientali o sociali o aventi come obiettivo investimenti sostenibili, così come la considerazione degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità. Al fine di misurare il rischio di sostenibilità degli strumenti appartenenti al listino di consulenza, la Banca si avvale non solo delle informazioni trasmesse tramite gli specifici tracciati (EMT e EET) dai produttori dei prodotti finanziari, ma anche del dato di rating ESG fornito dall'info provider, ovvero il valore che sintetizza su una scala di 7 livelli l'esposizione della singola azienda ai principali rischi di sostenibilità considerando le specificità del contesto in cui la stessa opera e la misura in cui l'azienda ha sviluppato e adottato strategie adeguate a fronteggiare gli specifici rischi o opportunità.
Parimenti, la Banca, usufruendo dei dati forniti dall'info provider e dai produttori dei prodotti finanziari stessi, tiene conto dell'eventuale considerazione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità dei prodotti finanziari offerti nel listino di consulenza per i quali, ad oggi, sono disponibili tali informazioni.
Inoltre, si ricorda che la Banca, da sempre sensibile e attenta alla tematica dell'investimento socialmente responsabile, propone nel listino di consulenza OICR di differenti Società di Gestione che si caratterizzano per un dichiarato rispetto dei criteri ESG. Nel dettaglio, la Banca colloca:
Si precisa, infine, che il processo di adeguamento del servizio di consulenza alle emergenti esigenze di sostenibilità è in costante aggiornamento, di pari passo con l'evoluzione della normativa e la disponibilità di dati e informazioni sulla tematica ESG.