Il
Fondo
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Informazioni
relative al contenuto e alla struttura
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Illustrazione del contenuto |
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- I
registri, che costituiscono la parte preponderante
del Fondo, sono certamente il più grande insieme esistente
al mondo di lettere di Vilfredo Pareto, in copia dell'autografo
e impressionate a umido per interposizione di carta
chimica. Le missive, oltre 9.000, rappresentano una
fonte di eccezionale importanza per gli studi paretiani,
per la storia dell'analisi sociologica e economica,
la storia d'Italia e d'Europa, la conoscenza di uomini,
avvenimenti e fenomeni che hanno caratterizzato la
fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Le lettere che vanno dal 1874 al 1890, periodo in
cui Pareto è direttore della Società per l'Industria
del Ferro e della Società delle Ferriere, riguardano
l'amministrazione dell'azienda, la gestione tecnica
e del personale, i rapporti con altre industrie del
settore siderurgico e sono per lo più indirizzate
a Antonio Allievi, Presidente del Consiglio di Amministrazione
della Società, ai tecnici che dirigono le agenzie
dislocate a San Giovanni Valdarno, Mammiano e Castelnuovo
dei Sabbioni, a imprenditori e commercianti del tempo.
Poco definibile in funzione delle attività svolte
da Pareto è invece il contenuto delle lettere scritte
tra il 1899 e il 1919. In effetti, senza alcuna distinzione
od ordine apparenti, accanto alla corrispondenza di
carattere culturale, si trova ampia testimonianza
di messaggi relativi alla vita privata: acquisto di
prodotti alimentari, capi di vestiario e generi di
varia natura, ordini di libri per la biblioteca personale,
questioni inerenti all'acquisto e alla ristrutturazione
della villa di Céligny, comunicazioni e contatti con
istituti bancari e agenti finanziari contenenti disposizioni
per la gestione del patrimonio (fra tutti si cita
il londinese William Chisholm, destinatario di migliaia
di lettere), rapporti con avvocati e persone di fiducia
che ebbero parte nella controversia giuridica per
la causa di separazione dalla prima moglie, lettere
a familiari e parenti.
La varietà delle lettere di contenuto scientifico
del periodo 1899-1919 permette appena di scorgere,
e solo a costo di grossolane approssimazioni, il progressivo
passaggio dall'ambito di interesse prettamente economico
a quello sociologico che contraddistingue l'evoluzione
del pensiero paretiano. Se è vero che nei registri
dei primi anni del Novecento ricorrono ancora con
una certa frequenza lettere relative a teorie e metodologie
di analisi e ricerca tipiche dell'economia pura e
che questi argomenti lasciano il posto a temi sociologici
nel materiale prodotto in epoca successiva (Pareto
descrive spesso, nelle lettere del Fondo, il suo percorso
intellettuale e dichiara esplicitamente di aver lasciato
il ristretto campo dell'economia pura per rivolgersi
ad uno studio più completo dei comportamenti e dei
fenomeni che hanno luogo nella società), è altrettanto
vero che numerose sono le eccezioni a tale tendenza.
Si possono tuttavia individuare due filoni ricorrenti
nella corrispondenza di carattere culturale di questi
anni: l'analisi e la critica di avvenimenti storici
e politici del tempo, primo fra tutti la Guerra Mondiale
1914-1918, i rapporti con le redazioni e i direttori
dei periodici che pubblicarono scritti paretiani.
Non è possibile stabilire con esattezza, esaminando
i nomi dei destinatari della corrispondenza scientifica
del Fondo, quali siano stati gli interlocutori privilegiati
di Pareto nel periodo che va dal 1899 al 1919. Significativa
e piuttosto frequente risulta comunque la presenza
di Luigi Amoroso, Enrico Bignami, Luigi Bodio, Pierre
Boven, Giulio Farina, Arturo Linaker, Vittore Pansini,
Maffeo Pantaleoni, Ernest Roguin, Guido Sensini. Alcune
lettere dell'epistolario sono indirizzate a Enrico
Barone, Costantino Bresciani Turroni, Napoleone Colajanni,
Gustave de Molinari, Federigo Enriques, Otto Effertz,
Yves Guyot, Edouard Herzen, Pasquale Jannaccone, Agostino
Lanzillo, Roberto Michels, Maurice Millioud, Ernesto
Teodoro Moneta, Umberto Ricci, Stanislao Scalfati,
Giovanni Vailati. Sono infine da ricordare, non tanto
per il numero, quanto per l'importanza dei destinatari,
le lettere a Benedetto Croce, Francis Ysidro Edgeworth,
Luigi Einaudi, Galileo Ferraris, Irving Fisher, Giovanni
Gentile, John Maynard Keynes, Filippo Tommaso Marinetti,
Giuseppe Prezzolini e Georges Sorel.
- L'estensione
dei messaggi epistolari contenuti nei registri è assai
varia. Si passa da lettere che occupano 8 o 10 carte,
talora corredate da grafici, tabelle e formule, a
brevi comunicazioni di una pagina, affiancate a due
a due sulla stessa carta, e a semplici cartoline postali
- fino a cinque sulla medesima carta - dal contenuto
poco più che telegrafico.
- La
busta contiene altre 16 lettere, in originale o in
copia, bozze di articoli sul Bolscevismo e sul Fascismo,
fogli di equazioni e formule matematiche, l'indice
degli argomenti dei primi due volumi dell'opera di
Emile Ollivier L'Empire libèral, copie
integrali o frammenti di alcuni giornali e riviste
dell'epoca.
Procedure
e criteri di valutazione e di scarto. Incrementi previsti
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- L'unicità
e il carattere quasi totalmente inedito del materiale
escludono assolutamente la possibilità di eseguire
operazioni di scarto.
- Non
sono per il momento previsti ulteriori incrementi
del fondo.
Criteri
di ordinamento
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Si è conservato l'ordinamento originale della documentazione
dei 20 registri. All'interno di ciascuno di essi le
lettere sono collocate, salvo rarissime eccezioni,
in ordine cronologico. Non sempre missive aventi la
stessa data sono disposte secondo l'effettiva successione
cronologica nell'ambito della giornata; la corretta
sequenza si evince però in modo molto semplice da
riferimenti contenuti negli scritti. A causa della
tecnica di copiatura usata, per lettere di più pagine
relative al periodo 1899-1919, sulla prima carta siano
affiancate, da sinistra, la pagina 4 e la pagina 1
della lettera, sulla seconda carta la pagina 3 e la
pagina 2, e così via.
Solo 17 dei 20 registri sono collocabili secondo una
esatta sequenza temporale. Pertanto la numerazione
dei volumi ha richiesto il ricorso ad un ordine cronologico
convenzionale che fa riferimento alla data dell'ultimo
documento contenuto in ciascuno di essi. Il registro
7 include lettere di un ambito di tempo compreso anche
nei registri 5, 6 e 9, mentre il registro 8 presenta
una sovrapposizione con i registri 6, 7 e 9; le lettere
del registro 20, infine, si riferiscono ad un periodo
che coincide parzialmente con quello dei registri
18 e 19.
- Per
il materiale contenuto nella busta non è stato conservato
l'ordinamento presente al momento dell'acquisizione
del fondo; si è cercato di ricostruire quello originale
sulla base della numerazione o datazione (stampata
o apposta da Pareto) riportata su alcune carte. I
documenti sono poi stati suddivisi in fascicoli in
base al contenuto e alla tipologia: corrispondenza,
frammenti di note manoscritte, frammenti di giornali
e pubblicazioni varie.
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