DantedìValtellina

 

Convegno (mattino) Dante: perché non possiamo farne a meno

Dedicato alle quinte classi delle scuole medie superiori della provincia di Sondrio

 
 

Convegno (pomeriggio) Gli universi di Dante

La sessione pomeridiana, rivolta alla cittadinanza

 
 
 

Con l'iniziativa  culturale  DantedìValtellina, la Banca Popolare di Sondrio ha inteso celebrare l'importante ricorrenza del suo 150° collegandola a un altro significativo anniversario, di valenza nazionale: il 700° anno dalla morte di Dante Alighieri.

L'evento ha avuto luogo il 1° ottobre 2021 presso il Teatro Sociale del capoluogo valtellinese e si è articolato in due appuntamenti distinti. Al mattino, con l'incontro "Dante: perché non possiamo farne a meno",  rivolto alle ultime classi superiori della provincia di Sondrio e rispettivi insegnanti, al pomeriggio con un articolato convegno dal titolo "Gli universi di Dante" cui hanno presenziato illustri accademici e relatori.

È parte integrante della manifestazione la mostra bibliografica, artistica e documentaria "DanteQui. Testimonianze del Sommo Poeta nei luoghi della cultura di Sondrio", allestita presso il nostro Palazzo Lambertenghi in Piazza Garibaldi 5, aperta dal 1° ottobre 2021.

 
 
 

Convegno

 
Immagine del convegno

DantedìValtellina è un evento culturale della Banca Popolare di Sondrio - in collaborazione con la Treccani, l'Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio e con il patrocinio dall'Accademia della Crusca - organizzato con lo scopo di celebrare il 700° anniversario del Sommo Poeta in concomitanza con il 150° della propria fondazione, occorsa il 4 marzo 1871.

L'evento ha avuto luogo il 1° ottobre 2021 presso il Teatro Sociale di Sondrio e si è articolato in due distinti appuntamenti.

Quello del mattino, avente titolo Dante: perché non possiamo farne a meno e con inizio alle ore 9.15, è stato dedicato alle quinte classi delle scuole medie superiori della provincia di Sondrio; introdotto e coordinato dal professor Francesco Sabatini, illustre accademico ed Emerito dell'Accademia della Crusca, è stato animato da Enrico Castelli Gattinara (docente di Lettere, saggista e scrittore), dalla regista ed attrice Lucilla Giagnoni, dal linguista professor Michele Prandi e dalla professoressa Anna Bordoni Di Trapani, docente di lettere ed ex preside del locale Liceo Classico. I relatori hanno interagito con gli studenti presenti - grazie anche a letture mirate di alcuni canti dell'Inferno dantesco - per soffermarsi, in particolare, sul valore e sull'alto e sempre attuale messaggio della Commedia, oltre che sul valore e sull'importanza della "cultura" in senso lato.

La sessione pomeridiana, rivolta alla cittadinanza si è concretizzata in un convegno - Gli universi di Dante - che ha presentato ed esaminato la figura di Dante Alighieri e la sua opera da diverse angolazioni (letteraria, linguistica, filosofica, storica, artistica, etc.). Ciò grazie agli interventi di autorevoli relatori quali i professori  Francesco Sabatini (pure nel ruolo di coordinatore), Alessandro Ghisalberti, Attilio Ferrari, Sandro Cappelletto, Stefano Zuffi, cui si è affiancato un intermezzo (commentato e recitato) dell'attrice Lucilla Giagnoni incentrato sull'ultimo canto del Paradiso. A corollario, si segnala che il simposio è stato introdotto da una lettura (primi 36 versi dell'Inferno) effettuata dall'attore e regista Christian Poggioni del Piccolo Teatro di Milano che ha chiuso l'incontro con i versi di Tanto gentile e tanto onesta pare, con accompagnamento musicale al violoncello da parte della compositrice Irina Solinas.

A latere, la sera del 30 settembre 2021, alle ore 21.30, è stata inaugurata a Palazzo Lambertenghi - una delle sedi della Banca Popolare, un palazzo d'epoca ubicato nella piazza principale del capoluogo valtellinese - DanteQui. Testimonianze del Sommo Poeta nei luoghi della cultura di Sondrio, mostra bibliografica, documentaria e artistica a cura della Biblioteca "Luigi Credaro" della banca in collaborazione con il Comune di Sondrio, la Biblioteca Civica "Pio Rajna", il Museo Valtellinese di Storia e di Arte e con il patrocinio dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

Una iniziativa di alto significato con cui la Banca Popolare di Sondrio, nel solco della tradizione, ha inteso rafforzare il proprio ruolo di operatore culturale, a favore della "cultura nel territorio e per il territorio".

Per proseguire nella sua "storia di crescita, valori e cultura". 

 
 
 
 

Mostra

 
Immagine della mostra

Accanto alle iniziative e manifestazioni organizzate in tutta Italia per celebrare il Sommo Poeta - Dante a Firenze, dove è nato, Dante a Verona e Dante a Ravenna, dove ha vissuto - anche Sondrio, con questa mostra, intende dare il proprio contributo alla cultura dantesca, facendo conoscere il patrimonio letterario, archivistico e storico-artistico che la città ha da offrire, nonostante l'Alighieri non sia mai transitato in Valtellina e Valchiavenna.

Ecco dunque la mostra DanteQui. Testimonianze del Sommo Poeta nei luoghi della cultura di Sondrio, che nasce dalla collaborazione tra la "giovane" Biblioteca Luigi Credaro della Banca Popolare di Sondrio, inaugurata nel 2007, e due istituzioni "storiche" del Comune di Sondrio - la Biblioteca Civica Pio Rajna e il Museo Valtellinese di Storia e Arte (MVSA) - in quella che vuole essere una virtuosa esperienza di sinergia tra pubblico e privato e una favorevole opportunità per "fare rete".

Di tipo misto - artistico-museale, bibliografico e documentario - la mostra si articola in tre sezioni.
La prima è costituita dai disegni della Divina Commedia realizzati dal pittore sondriese Angelo Ligari (1801-1885) nel terzo decennio del XIX secolo, fortemente ispirati alle 38 tavole che lo scultore e incisore inglese John Flaxmann pubblicò a Roma nel 1802 e conservati al MVSA (Museo Valtellinese di Storia e Arte).

Sono esposte le più significative edizioni illustrate della Divina Commedia possedute dalla Biblioteca Credaro della BPS e dalla civica Biblioteca Pio Rajna. Questa seconda sezione della mostra presenta, in un sintetico ma significativo sviluppo cronologico, alcune cinquecentine e settecentine, oltre a volumi dell'Ottocento (in particolare le illustrazioni di Francesco Scaramuzza e Gustavo Dorè) per arrivare al primo '900 con le tavole di Amos Nattini che corredano l'edizione del 1958 della Commedia. Un posto particolare occupano i manoscritti miniati del capolavoro dantesco realizzati nel XIV e XV secolo, presenti nelle pregevolissime riproduzioni facsimilari in tiratura limitata recentemente edite da Treccani/Panini e possedute dalla "Credaro": il cosiddetto Dante Urbinate 365, Divina Commedia del Duca di Montefeltro, il manoscritto CF 2 16 (Filippino) conservato presso l'Oratorio dei Girolamini di Napoli e il manoscritto Holkham misc. 48 della Bodleian Library di Oxford.

L'ultima sezione, bibliografica e documentaria, mette in mostra i volumi degli studi danteschi di Pio Rajna, provenienti dalla biblioteca del filologo conservata presso l'omonima biblioteca civica, e i libri (in edizione originale) di un altro erudito valtellinese, il gesuita Francesco Saverio Quadrio (1695-1756), che pur con un approccio meno rigoroso e specialistico del Rajna, si occupò diffusamente di Dante e delle sue opere. A questi si aggiungono i manoscritti della relazione sul canto XXI dell'Inferno esposta a Napoli presso la Società Dante Alighieri nel 1903 dal poeta valtellinese Guglielmo Felice Damiani (1875-1904) e degli appunti del poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi (1869-1942) per i suoi studi su Dante e la natura. Per finire alcune edizioni della Divina Commedia commentata da Giovanni Andrea Scartazzini (1837-1901), pastore protestante della vicina Val Bregaglia che, a partire dal 1869, dedicò i suoi studi alla vita e alle opere di Dante Alighieri, di cui tradusse in tedesco l'opera maggiore.

Denominatore comune di questo materiale, sicuramente eterogeneo per tipologia e ambito disciplinare, è la sua presenza nelle raccolte delle biblioteche e del museo sondriese.

L'intento principale dell'iniziativa è quello di svelare il Dante nascosto tra i beni conservati nelle istituzioni culturali di Sondrio, per la prima volta raccolti ed esposti in un unico luogo in modo organico e il più possibile completo. Si tratta di tesori che normalmente i cittadini di Sondrio non hanno occasione di vedere.

 
 
 

 

Regolamento per l'accesso alla mostra

Si rammenta che per poter accedere al teatro è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • presentare GREEN PASS COVID-19 valido;
  • non essere, al momento dell'accesso, positivi al COVID-19;
  • non essere sottoposti a quarantena;
  • non presentare sintomi quali: congiuntivite, febbre superiore a 37,5°C, tosse o difficoltà respiratorie o altri sintomi riconducibili a infezione da COVID-19;
  • non essere stati a stretto contatto con persona o familiare affetto da COVID-19 negli ultimi 14 giorni .